Rusp@ a Palazzo Bastogi di Firenze Giovedì 21 Gennaio

Il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana “Eugenio Giani” e il Presidente del Centro Culturale Firenze Europa “Mario Conti”, Marco Cellai, hanno il piacere di invitare la SV. All’inaugurazione della Mostra delle opere selezionate al XXXIII Premio Firenze, Giovedì 21 Gennaio alle ore 17 in Palazzo Bastogi (sede del Consiglio Regionale della Toscana). Rusp@ è tra gli artisti premiati con l’opera di grafica computerizzata “Deturpazione sconvolgente”.

Apertura mostra: 21-29 Gennaio 2016 dal Lunedì al Venerdì. Orario: 14.00-18.00.

Il cappellaio matto

il cappellaio matto,alice nel paese delle meraviglie,olgiate comasco,adelinda allegretti,rusp@ pittore, gianni ruspaggiari,mostra d'arte,pittura internazionale,pittori internazionali,ruspapittore

Opera ad olio su tela di Rusp@ esposta nella mostra “Alice nel paese delle meraviglie”.

 Olgiate Comasco dal 7 al 21 Aprile nel Centro Congressi Medioevo.

 

 

 

Breve presentazione della mia ricerca per realizzare il dipinto.

 

Dal libro di Lewis Carrol:    Cappellaio fallito, dedito solo a gozzovigliare e ad ammazzare il tempo che per lui e i suoi compagni si fermò alle cinque, nella perenne ora del tè. Il cappellaio indossa un grande cilindro con l’etichetta  in this style 10/6; l’etichetta indica il prezzo del cappello 10 scellini e 6 pence  (mezza ghinea).

 

Dal punto di vista culturale, il bizzarro comportamento del cappellaio matto si può ricondurre ai composti del mercurio che i cappellai del XIX secolo utilizzavano per la fabbricazione di cappelli di feltro. I sintomi del mercurialismo possono essere infatti turbe della personalità, irritabilità, depressione e nervosismo.

 

 Rusp@ Gianni Ruspaggiari

 

 

 

Soggiorno Veneziano

 

Questo  quadro futurista

(che ho appena finito dipingere) 

rappresenta Venezia alle prese con l’acqua sempre più alta.

 

Venezia scombussolata.jpg

Venezia scombussolata – olio su tela – cm.80×100 – Anno 2010

La gondola in primo piano evidenzia il tipico pettine o ferro. La sua forma ha il significato di rappresentare i sei sestieri di Venezia (i sei denti rivolti in avanti), la Giudecca (il dente rivolto all’indietro) e il cappello del Doge o bacino di San Marco la parte superiore. La forma ad S  rappresenta il canal grande.

Rusp@ pittore,vince al Premio Italia 2010

 

cerificato Premio.jpg

 

Questo è il certificato del premio editoriale di un’intera pagina sulla rivista Eco d’arte moderna  che ho ricevuto nella XXVa edizione del Premio Italia per le arti visive. La premiazione è avvenuta il 25 Aprile 2010 nel Palazzo Pretorio di Certaldo Firenze.  La notizia del Premio che ho ricevuto è stata riportata anche nella mia terra Reggiana dai seguenti giornali: Gazzetta di Reggio del 27 Aprile 2010 e Resto del Carlino del 29 Aprile 2010. Anche Angolo Arte (Associazione Culturale di Correggio della quale faccio parte) ha divulgato la notizia a tutti gli Associati e Simpatizzanti.

 

 

 

 

X.jpg
L’opera vincitrice

 Titolo: X – digitale su tela in pezzo unico – misura cm. 73 x 92

Rusp@ gianni ruspaggiari

Rusp@ pittore e pittore digitale in Castelnovo di Sotto R.E.

Artista al passo coi tempi

Ruspa.jpg

Rusp@ davanti alla sua recete opera: “Ragazza della musica”, tecnica mista

 

Sono pittore da oltre 50 anni, dal 1998 sono anche pittore digitale. Oggi alterno le due tecniche (olio e digitale).

  Sono un artista sempre alla ricerca di nuove forme di comunicazione visiva e per questo vengo definito: “Artista al passo coi tempi”.

 

Le Seducenti Metafore di Rusp@

W 9.jpg
W9 – opera digitale di Rusp@- anno 2010

 

 

Testo di Fabrizio Borghini – Critico d’arte e giornalista in Firenze,

in occasione della presentazione della monografia:

Rusp@ artista al passo coi tempi.

 

 

 

Nel corso degli anni ho avuto modo, sempre più spesso, di occuparmi dell’arte di Rusp@ per la rubrica Incontri con l’arte che conduco su Toscana Tv. Ho avuto, così, l’opportunità di seguire l’evoluzione, o se preferite la trasformazione, che lo ha portato a passare da un personalissimo figurativo, venato di prodromi surrealisti, alla scomposizione di paesaggi e oggetti sia dal punto di vista segnico che cromatico. L’operazione di frantumazione del colore, effettuata attraverso un passaggio da divisionista, lo ha fatto lentamente pervenire alla pura astrazione. La bassa padana si è venuta trasfigurando, nei suoi quadri, in un fantastico paesaggio onirico, una specie di fiabesco giardino incantato visitato con ottica deformante: alberi, case e campanili si allungano, si contorcono, si flettono sotto i colpi di refoli di vento immaginari che ne ridefiniscono i contorni. La Padania di Rusp@ non è avvolta da nebbie invernali ma accarezzata dalle calde atmosfere dell’estate che la rendono più mediterranea che mitteleuropea. La sua sanguigna Emilia, per sapori, humus, umanità, partecipazione emotiva che sprigionano personaggi e situazioni, è molto più vicina al sud che al nord. Forse è per questo motivo che predilige Firenze a Milano e ama Venezia, la città più “meridionale” a settentrione dell’Appennino, più di tutte le altre località ristrette fra i suoi monti e quelli dell’arco alpino. Se c’è un filo rosso che lega tutte le opere dell’artista, realizzate nei vari periodi che hanno contraddistinto il suo cammino in arte, questo è rappresentato dalla luminosità che è andato a cercare nei quadri dei Macchiaioli toscani. Invece, le motivazioni esistenziali che lo hanno spinto ad affrontare temi d’attualità come l’inquinamento, l’effetto serra, il disboscamento indiscriminato lo hanno indirizzato verso l’espressionismo che lui ha utilizzato in maniera leggera, non traumatica. I drammatici problemi legati alla sopravvivenza del genere umano sono trattati con candore, senza forzature, raccontati con la dolcezza dell’affabulatore e sottolineati, magari, dalle note di un violino e definiti con tenui sfumature di colore. Vi si potrebbe raffigurare un fondo contraddittorio foriero di equivoci: Rusp@ tratta temi sconvolgenti usando colori caldi, inserendo figure umane che al cospetto di immani catastrofi mostrano volti senza disperazione ma pervasi di stupore di fronte al disfacimento che sta davanti ai loro occhi. La contraddittorietà è, però, solo apparente, è un’illusione ottica che deriva da una prima e superficiale lettura dell’opera. Analizzandola e penetrandola nel profondo, invece, si scopre quanto smarrimento solchi i volti di quelle figure attonite, quanta impotenza alberghi nell’animo di questi personaggi piccoli di fronte a tragedie grandi. Alla fine di questo tormentato viaggio, Rusp@ è approdato alla pittura digitale che, a parer mio, gli è particolarmente congeniale. La computer art gli ha consentito un’immediatezza espressiva e cromatica, ha favorito passaggi rapidi ed essenziali che hanno rimosso i filtri rappresentati dai problemi esistenziali e dai messaggi ecologisti che, pur apprezzabili, hanno rappresentato un vero e proprio freno, o quantomeno hanno costretto l’artista ad un deleterio autocontrollo che ne ha sostanzialmente compressa la creatività e l’effervescenza. Un fondo gioioso lo si avvertiva anche in precedenza ma era sottinteso, andava scovato leggendo fra le righe, nell’ironia celata negli ossimori dei titoli (Natura morta in movimento, per esempio) o negli sfondi veneziani di una città votata al dissolvimento ma raffigurata con una fantasmagoria di colori vitali. Chissà se è stato un caso fortuito o una scelta voluta dall’artista, ma che questo catalogo veda la luce proprio in occasione del centenario della pubblicazione del manifesto futurista mi sembra un segno del destino. Con gli artisti che dettero vita a quella corrente artistica, Rusp@ ha in comune tanti tratti che, a buon titolo, lo possono far rientrare nel novero dei post futuristi pur non avendo bussato alla loro porta come emulo ma essendosi guadagnato i galloni sul campo per innate consonanze con Marinetti e i suoi vulcanici epigoni.

 

Firenze, settembre 2009

Gianni Ruspaggiari “Rusp@”

rusp@.jpg

Rusp@ nel suo atelier di Castelnovo di Sotto in via Giusti 9
 

 

 

 

Rusp@  (Gianni Ruspaggiari) artista al passo coi tempi, tra i premiati alla XXVIIa edizione del “Premio Firenze 2009” 

 

La mostra si terrà in

 

                                     PALAZZO PANCIATICHI

                                                a Firenze in via Cavour 4

dal 22 dicembre 2009 all’11 gennaio 2010

 

L’inaugurazione si svolgerà lunedì 21 febbraio alle ore 17,00

orario dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 17,00

 

Rusp@ al Premio Firenze, è stato finalista per ben 10 volte su 13 partecipazioni, tra queste 10  è da segnalare la medaglia di Bronzo (nel 1999) e il Fiorino d’argento (nel 2001).