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Un’opera digitale per i cento anni del Giro d’Italia
Sono stato invitato da Fabrizio Borghini e da Eva Komorowska a realizzare ed esporre un’opera per onorare l’evento sportivo che compie 100 anni.
La mostra delle opere degli artisti invitati è allestita dal 1° Maggio al 30 Giugno negli enormi spazi dell’Hotel West Florence di Firenze Campi Bisenzio.
Il Giro d’Italia arriverà a Firenze il 22 Maggio e la maggioranza della carovana pernotterà al West Florence Hotel visitando la mostra.
La mia partecipazione a Telereggio nella trasmissione “Buongiorno Reggio”
Il 3 Marzo 2009, ho partecipato alle ore 9,20 alla trasmissione in diretta “Buongiorno Reggio”. Sono stato intervistato da Stefania Bondavalli per circa sette minuti e in quel ritaglio di tempo (anche grazie alle domande di Stefania), sono riuscito a presentarmi in modo quasi completo. E’stata una bellissima esperienza, ho trovato persone molto gentili e premurose e vorrei ringraziarle tutte.
8 Marzo 2009 mostra a Firenze
Anche quest’anno Incontri con l’arte (Fabrizio Borghini, Eva Komorowska e Toscana TV) si fa promotore del tradizionale appuntamento con l’Otto marzo.
Ancora una volta sono state scelte le sale del West Florence Hotel di Campi Bisenzio per ospitare la mostra di quadri e sculture “al femminile”.
La capienza della struttura alberghiera consentirà l’esposizione di cento quadri e 20 sculture. Cadendo l’Otto Marzo di domenica, l’inaugurazione avverrà alle 11.30. Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni e numerosi critici d’arte. La mostra proseguirà poi fino al 5 Aprile.
Incontri con l’arte verrà trasmesso mercoledì 11 marzo alle 20 su Toscana Tv.
Sotto l’immagine di una delle opere di Rusp@ in esposizione.
Le forme particolari disposte sulla tela
Rusp@ e l’astrazione
Lirismo e sinuosità nella ricerca di sintesi espressiva dell’artista, una sintesi che conduce ad una libertà di segno nel quale vibra la voce dell’uomo. E’ un artista sensibile che offre al fruitore una sintassi compositiva armonica e raffinata, ma non certo leziosa, lucida o pedante. Il compimento delle sue interpretazioni è condotto da uno stile monocorde dove non c’è posto per ripensamenti o copiature. Ruspaggiari, creativo e personalissimo, non attinge la sua arte, le sue movenze compositive, la sua espressione di luce da altri universi. La sua esperienza è un equilibrio metafisico fra un silenzio di armonie ed il conforto del proprio amore per l’arte. Iolanda Pietrobelli – Pisa.
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(…). Le forme inoggettive che l’artista dispone sulla tela sembrano muoversi in una danza, attratte da una forza magnetica che ne stabilisce ora il raccogliersi ora l’espandersi attorno ad un ideale centro. Il blu, un blu compatto e altrove un blu che degrada e sfuma fino a toccare il bianco e il violetto di centri concentrici, definisce la diversa profondità di campo della visione, una profondità spaziale che sbalza in avanti e pone su un medesimo primo piano quelle “forme” vibranti nei colori puri, del rosso e del giallo dominanti, ma anche derivati come i turchesi, i rosa, gli arancio e i verdi. In questa ricerca Rusp@, pittore da sempre e che viene, come è corretto che sia, dall’esperienza figurativa, si potrebbe dire che ha maturato una narratività “antinarrativa” attraverso la quale non è più raffigurato un frammento di realtà (come nei paesaggi della sua terra) nè una realtà “visionaria” (come nel ciclo dei paesaggi sdoppiati nel gioco dei riflessi o in quello delle nature morte “animate” di figure in movimento) bensì una astrazione in chiave illusionistica. Nella sua personale simbologia in cui compaiono spesso figure anelliformi, a pettine, serpentine, ricorre un effetto illusorio di tangibilità e l’artista evidenzia anche , con il medesimo uso di lumeggiature, certi elementi astratti che ricordano, illusionisticamente appunto, i grumi e le strisce di colore spremuti dal tubetto cari all’action painting. Dunque, sotto certi aspetti, Rusp@ persegue un linguaggio astratto che appare provocatorio nei confronti dell’astrazione stessa e di fatto ne sdrammatizza la tensione sperimentale assecondando una naturalità espressiva che dà corpo, prima ancora che a un concetto, a un’emozione o a un sogno.
Roberta Fiorini – Firenze