Il coraggio di continuare a sperimentare

A questo riguardo ritengo interessante il commento di Teodosio Martucci Critico d’arte di Milano, in occasione della mia mostra (appena terminata) nella sala azzurra di Artecultura in via Ciovasso (quartiere di Brera).

Rusp@ (Gianni Ruspaggiari): Spesso di fronte a genuine espressioni d’arte, vale a dire a linguaggi artistici che hanno la loro razionale ed emotiva convalida nel crogiuolo di personali esperienze e culturali riflessioni, risulta difficile per il critico, anche avveduto o specializzato, utilizzare i consolidati schemi della storiografia per comprendere l’essenza, il significato di quanto un artista autentico sta effettivamente progettando o intuendo. La realtà, con le sue infinite sfaccettature ed imprevisti è infatti sempre un passo più in là della teoria. Un’ennesima conferma di queste asserzioni – a nostro avviso – viene dall’intensa attività creativa di Gianni Ruspaggiari in arte Rusp@.   Originario di Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia), ha iniziato a dipingere sin dall’infanzia. In seguito è stato allievo del pittore William Lusuardi. La sua indagine artistica, ricca di stimoli e di convincenti proposte si muove su due piani contestuali: da una parte la pittura su tela e dall’altra l’arte in digitale. Pertanto innovazione e tradizione si compenetrano nel suo linguaggio visivo dai tratti espressivi incisivi e coinvolgenti. Nella pittura di Rusp@ si può agevolmente constatare la sensibile originalità della sua elaborazione stilistica che possiede dei fattori morfolgici del tutto peculiari. L’artista interviene in primo luogo sul modellato con una f a n t a s t i c a trasfigurazione dei volumi che diventano elastici profili di grattacieli, palazzi, edifici pronti quasi a rimbalzare da un punto all’altro della tela. Nasce così una pittura esuberante che non si affida stilisticamente a schemi pre-costituiti, ma alla realtà dell’invenzione con le sue sorprese. Per Rusp@ da un certo punto di vista la pittura diventa un gioco per esplorare le proprie emozioni, i sentimenti, quello che effettivamente si prova di fronte allo spettacolo della realtà, considerata nell’insieme delle sue manifestazioni. Ed è in virtù di questi elementi, così fantasiosi e personali, che risulta difficile inquadrare la pittura di Rusp@, la sua animata creatività. L’artista crea un mondo di fiaba, una sorta di magica quinta teatrale in cui si inscena il mutevole e sempre imprevedibile spettacolo del mondo. Nelle sue composizioni si intuisce come realtà ed illusione si intreccino e si compenetrino, del resto non è forse l’arte – come diceva Leopardi – il mondo dell’illusione che consola ? Ma a parte queste considerazioni di ordine più generale, appare quanto mai suggestivo indagare con quali sottili e brillanti meccanismi espressivi e compositivi Rusp@ crei il suo originale mix di sogno e realtà, paesaggio ed emozione. Ed allora si noterà la sua abilità tecnica ed immaginativa nel “falsare” volutamente le prospettive, rompere schemi consolidati, stimolare la percezione classica del dipinto verso nuovi orizzonti, deformare con eleganza e raffinatezza senza il piglio scontato dell’espressionista “arrabbiato”. Da rilevare poi i toni cromatici sempre delicati, modulati su tonalità quasi pastellate, che sottolineano la delicatezza delle superfici, la purezza dei piani. Per Rusp@ la pittura è una forma di poesia che si esprime mediante colori, disegni, volumi, invece che utilizzare le parole. Di particolare rilievo risultano i soggetti ispirati a Venezia che l’artista elabora in composizioni originali, caratterizzate da humour ed ironia, lontano dalle solite interpretazioni della meravigliosa città lagunare. Ma il discorso sulla notevole tensione espressiva dell’artista sarebbe incompleto se non si prendessero in considerazione la sue bellissime opere in digitale. In esse uno spazio dall’atmosfera galattica e visionario si arricchisce di un cromatismo rutilante che imprime alle forme una loro mutazione quasi genetica. Lo spazio viene inoltre sollecitato anche dalla presenza di monumentali lettere alfabetiche. Per Rusp@ le sperimentazioni in digitale sono una forma continua di sollecitazione visiva e spaziale che si definisce in linguaggi nuovi, non assimilabili alle consuete espressioni della pittura (informale, surrealismo) in quanto si tratta di configurazioni nuove e particolari. Sono opere di notevole fascino comunicativo che proiettano l’osservatore in un altro mondo, dove non vigono più le consuete leggi fisiche o psicologiche. Ad ulteriore conferma della sensibile intelligenza visiva di Rusp@ va anche sottolineato che l’artista è stato il primo ad allestire nella sua terra una personale dal tema “Tra pittura e computer grafica”. Molteplici poi i riconoscimenti della critica e del pubblico alle sue continue ed avvicenti sperimentazioni.

Teodosio Martucci – Milano Dicembre 2008.

Il coraggio di continuare a sperimentareultima modifica: 2009-01-15T16:45:00+01:00da ruspapittore
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