Rusp@ e l’astrazione

Lirismo e sinuosità nella ricerca di sintesi espressiva dell’artista, una sintesi che conduce  ad una libertà di segno  nel quale vibra la voce dell’uomo. E’ un artista sensibile che offre al fruitore una sintassi compositiva armonica e raffinata, ma non certo leziosa, lucida o pedante. Il compimento delle sue interpretazioni è condotto da uno stile monocorde dove non c’è posto per ripensamenti o copiature. Ruspaggiari, creativo e personalissimo, non attinge la sua arte, le sue movenze compositive, la sua espressione di luce da altri universi. La sua esperienza è un equilibrio metafisico fra un silenzio di armonie ed il conforto del proprio amore per l’arte.         Iolanda Pietrobelli – Pisa.

 

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(…). Le forme inoggettive  che l’artista dispone sulla tela sembrano muoversi in una danza, attratte da una forza magnetica che ne stabilisce ora il raccogliersi ora l’espandersi attorno ad un ideale centro.  Il blu, un blu compatto e altrove un blu che degrada e sfuma fino a toccare il bianco e il violetto di centri concentrici, definisce la diversa profondità di campo della visione, una profondità spaziale che sbalza in avanti e pone su un medesimo primo piano quelle “forme” vibranti nei colori puri, del rosso e del giallo dominanti, ma anche derivati come i turchesi, i rosa, gli arancio e i verdi. In questa ricerca Rusp@, pittore da sempre e che viene, come è corretto che sia, dall’esperienza figurativa, si potrebbe dire che ha maturato una narratività  “antinarrativa” attraverso la quale non è più raffigurato un frammento di realtà (come nei paesaggi della sua terra) nè una realtà “visionaria” (come nel ciclo dei paesaggi sdoppiati nel gioco dei riflessi o in quello delle nature morte “animate” di figure in movimento) bensì una  astrazione in chiave illusionistica. Nella sua personale simbologia  in cui compaiono spesso figure anelliformi, a pettine, serpentine, ricorre un effetto illusorio di tangibilità e l’artista evidenzia anche , con il medesimo uso di lumeggiature, certi elementi astratti che ricordano, illusionisticamente appunto, i grumi e le strisce di colore spremuti dal tubetto cari all’action painting. Dunque, sotto certi aspetti, Rusp@ persegue un linguaggio astratto che appare provocatorio nei confronti dell’astrazione stessa e di fatto ne sdrammatizza la tensione sperimentale assecondando una naturalità espressiva che dà corpo, prima ancora che a un concetto, a un’emozione o a un sogno.                             

Roberta Fiorini  – Firenze 

 

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Blu – olio su tela cm. 80 x 100
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Astratto – olio su tela cm. 80 x 100
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La festa – olio su tela cm. 80 x 100

 

Rusp@ e l’astrazioneultima modifica: 2009-02-11T09:32:00+01:00da ruspapittore
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